La Cripta di San Magno

Un Ciclo Pittorico di Eccezionale Bellezza

La bambina aveva messo il muso e adesso, mentre la guida conduceva il gruppo giù per le scale, con la mano stretta a quella della madre guardava a terra, fissamente, quello strano pavimento colorato. Aveva pianto e urlato: era stanca, stufa, i piedi le facevano male, e non ci voleva andare a visitare la Cattedrale, basta, ancora visite? Erano giorni che camminavano e visitavano chiese e musei e monumenti: basta! «Questa è la più bella di tutte» le aveva detto il padre, «l’abbiamo lasciata per ultima perché è la più bella». «Non mi importa!» aveva detto la bambina adirata, «non ci voglio andare là sotto». La madre però aveva detto «Basta frignare» e l’aveva presa per il polso e l’aveva costretta, quasi trascinandola. E adesso la bambina guardava quello strano pavimento colorato, tutto fatto a vortici, le sue scarpe rosa nuove che le facevano così male ai piedi. Per protesta contro la tirannia dei genitori, durante il tempo della visita avrebbe tenuto sempre lo sguardo basso al pavimento, e alle sue scarpe. Lì sotto faceva freddo. Non appena scese l’ultimo gradino, ebbe la sensazione di trovarsi dentro una cantina, oppure dentro una grotta, come quella dove erano stati in gita l’anno prima, come si chiamava? Bo! E non ricordava neanche più come si chiamasse il posto dove adesso erano scesi. Sapeva che era ad Anagni, nella Cattedrale, ma non ricordava il nome di quella grotta.

01. Info

La Cattedrale di S. Maria Annunziata, realizzata per volere del vescovo Pietro da Salerno, risale agli anni 1072-1104. Accanto all’edificio sacro sorge un museo che ripercorre la storia del duomo di Anagni e dei personaggi che l’hanno reso celebre. All’interno del percorso è inserita la famosa Cripta di San Magno con i suoi 540 mq di dipinti medievali, unici nel loro genere.

02. Orari

La Cattedrale, la Cripta e il museo, sono aperti tutti i giorni con i seguenti orari.

Da novembre a marzo:
09:00/13:00 – 15:00/18:00
Da aprile ad ottobre:
09:00/13:00 – 15:00/19:00

03. Contatti

Cattedrale di Santa Maria Annunziata

Telefono: 0775 728374
Email: museo@cattedraledianagni.it
Web: cattedraledianagni.it

La Cripta di San Magno

…«Adesso ci troviamo nella cripta» disse la guida, venendo senza volerlo in soccorso della sua memoria.

La bambina ebbe l’istinto di alzare gli occhi e guardarla, ma non doveva, no, lo aveva promesso: poiché i suoi genitori le avevano detto che in quella antica cripta c’erano dei disegni bellissimi, antichissimi, dipinti su tutte le pareti, come in un grande murales di centinaia di anni fa, lei per protesta non avrebbe mai alzato gli occhi, avrebbe guardato solo a terra, così imparano, pensava.

Ma la guida, una ragazza carina, con un bel paio di occhiali tondi e una deliziosa erre moscia, continuava a raccontare le storie e a illustrare quei disegni in un modo così attraente che la bambina riusciva a stento a resistere alla curiosità.

A un certo punto, alla fine della visita, la guida disse: «Mentre questo affresco sopra di me rappresenta la Creazione, ma la particolarità sta nel fatto che non è quella biblica, non abbiamo il peccato originale né la cacciata dal paradiso terrestre ecc., come nella Cappella Sistina di Roma. Qui l’uomo è al centro, e attorno a lui c’è un sistema circolare diviso in quattro parti, a cui corrispondono i quattro elementi, aria, fuoco, terra, acqua, le quattro stagioni dell’anno e le quattro stagioni della vita dell’uomo. Tutto questo, insieme ai numeri impressi sulla colonnina lì in basso, che creano una proporzione matematica, indicano che gli elementi non si mescolano a caso, ma secondo regole matematiche precise, generando così armonia dal caos, e quindi c’è la creazione di tutto quello che ci circonda». D’un tratto la spiegazione fu interrotta da una voce di bambina: «E allora la storia di Adamo ed Eva e di Dio che prende una costola di Adamo per fabbricare Eva?»

Per qualche secondo ci fu silenzio. Tutti si voltarono sorpresi a guardare la bambina, che a sua volta, non resistendo alla curiosità, contravvenendo alla promessa che aveva fatto a se stessa, guardava i soffitti ruotando attorno lo sguardo, stupefatta nel vedere tutti quei disegni così colorati di rosso e di blu e di mille altri colori, tutti quei volti seri, con moltissime scene buffe e strani omini raffigurati sulle volte. Aveva sentito male, prima, o la guida aveva detto c’era anche il disegno di uomini con le braghe calate perché avevano subito una piaga?

«Mi fa piacere che tu lo abbia notato» disse la guida. «Infatti la creazione qui raffigurata è tratta dal Timeo di Platone, e riguarda una filosofia pagana, benché l’affresco sia stato realizzato in epoca cristiana. Ma continuiamo…».

Quando la visita terminò, la bambina era tanto meravigliata quanto perplessa. Ma aveva trovato così fantastici quei disegni sulle pareti, i pochi che era riuscita a vedere, che si era pentita di aver trascorso quasi tutto il tempo con gli occhi bassi, senza guardare niente.

Quando si trovarono fuori dalla Cattedrale, tirò la mano a sua madre e disse: «Mamma, ci voglio tornare, voglio tornare lì sotto».

«Ma siamo appena usciti!» disse la madre.

«Lo so ma io ci voglio tornare».

«Per fare che?»

«Per vedere bene i murales, voglio vedere quelli con i cavalli e le spade e anche gli uomini con le piaghe». 

La mamma scoppiò a ridere. «Va bene» disse. «Adesso andiamo a prendere un gelato poi più tardi torniamo».

La bambina tirò ancora la mano della madre. «Che c’è ancora?» disse la donna.

«Che cos’è il Timeo di Platone?».

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