Anagni Excelsa

L’Età dell’Oro

La stanza è in penombra. È larga dieci metri, lunga altrettanto. La pareti sono bianche, il soffitto ugualmente. Entri e sembra di stare dentro una scatola asettica, come in quarantena, fuori dallo spazio e dal tempo. Se alzi gli occhi, puoi vedere una fessura al centro del soffitto da dove entra una luce chiara, del colore freddo del neon. La luce cola su un tavolo di cristallo al centro della stanza, tutto intorno è buio. Ai quattro lati del tavolo, seduti su troni in plexiglass, i quattro papi si guardano negli occhi muti, le facce di gesso, come automi. Le mani aperte sono poggiate sulla superficie del tavolo, al centro del quale un ologramma rappresenta la città di Anagni, i palazzi e la Cattedrale adagiati sulla collina, raccontando con figure mobili e silenziose la storia di quella che nei libri viene chiamata letà delloro, gli anni del Medioevo intorno al tredicesimo secolo in cui Anagni, terra di quattro papi, era il centro della Storia e del mondo. Alla sinistra del tavolo, luomo dal naso aquilino alza gli occhi dallologramma, guarda i suoi commensali e dice: «Io Lotario, discendente della famiglia dei Conti, fui papa in questa città col nome di Innocenzo III, chi di voi può vantare lo stesso privilegio?» La risposta venne dalluomo dal viso tondo che gli sedeva di fronte: «Io stesso fui papa col nome di Bonifacio VIII, e vanto un privilegio ancora maggiore del vostro, ossia di avere avuto i natali nella città di Anagni».

01. Info

La Cattedrale di S. Maria Annunziata, realizzata per volere del vescovo Pietro da Salerno, risale agli anni 1072-1104. Accanto all’edificio sacro sorge un museo che ripercorre la storia del duomo di Anagni e dei personaggi che l’hanno reso celebre. All’interno del percorso è inserita la famosa Cripta di San Magno con i suoi 540 mq di dipinti medievali, unici nel loro genere.

02. Orari

La Cattedrale, la Cripta e il museo, sono aperti tutti i giorni con i seguenti orari.

Da novembre a marzo:
09:00/13:00 – 15:00/18:00
Da aprile ad ottobre:
09:00/13:00 – 15:00/19:00

03. Contatti

Cattedrale di Santa Maria Annunziata

Telefono: 0775 728374
Email: museo@cattedraledianagni.it
Web: cattedraledianagni.it

Anagni Excelsa

«Non è il solo in codesto consesso che possa vantarne» disse il papa alla sua destra.

«Io nacqui Ugolino di Anagni e fui papa dal 1227 al 1241. Fui nemico acerrimo dellimperatore Federico II, che scomunicai con altrettanta gioia di quanta ne provai a santificare Francesco dAssisi».

«Fu durante il mio operato» intervenne Innocenzo III «che la Chiesa si eresse superiore a tutte le altre potestà. Dalle mura di questa Cattedrale fui io il primo ad approvare la regola francescana, poiché egli mi venne in sogno nella vesti di un santo».

«Se voi predecessori avete allestito il campo di battaglia sul quale Chiesa e Impero si sarebbero scontrati» intervenne Bonifacio VIII, «fui io soltanto che ne subii lo scotto, poiché una mano reale si allungò oltre il confine di ciò che è santo, e osò oltraggiarmi con uno schiaffo». Poi indicò col dito un punto sullologramma al centro del tavolo: un edificio squadrato accanto al campanile. «Accadde precisamente qui, e fu da qui che fui costretto a fuggire per trovare la morte nella città santa di Roma».

«Anchio trovai la morte a Roma» disse Gregorio IX, «in età così avanzata che fu meraviglia di tutti lesserci arrivato. Ma non mi mancò il tempo di bandire lultima mia crociata, e sa Iddio quanto mi fu dolente il non poter impugnare la spada con questa mano».

«Di crociate io iniziai la quarta, nel 1198, nella quale cavalieri e nobili chiamai, anziché principi e imperatori, e dove i veneziani, seppur traditori, posero in essere il desiderio mio di ricomporre latto che fece lo scisma nel 1054 dividendo lunità della Chiesa Cristiana».

«Più che la guerra, io ebbi cara larte della sapienza» disse papa Alessandro IV. «Contrariamente a voi, accolsi amichevolmente limperatore Federico II, e mi circondai non già di soldati e armi, ma di cultura e arte, coltivando lamicizia di uomini illustrissimi come Bonaventura da Bagnoreggio e Tommaso dAquino».

Così detto, lologramma al centro del tavolo mostrò il suo oppositore Manfredi, poi la sua dimora a Viterbo, dove aveva trasferito la sede papale, e infine la sua tomba, allinterno della Cattedrale di San Lorenzo. «Ecco, è proprio qui che la mia tomba venne nascosta» disse papa Alessandro IV indicando un punto dellologramma che riproduceva la colonna di una navata.

«Indica ancora bene il punto» disse Bonifacio VIII sornione, «lascialo impresso nella memoria dei posteri, perché dal giorno della tua morte fino al tempo in cui ci hanno richiamato  in questa strana stanza, a dare testimonianza di noi, per glorificare la città di Anagni e rendere viva la memoria degli anni doro della sua storia, che ci ha visto protagonisti, pare che non siano ancora riusciti a trovarla».

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